ll pistacchio (dal greco Pistàkion) è una pianta originaria del bacino Mediterraneo (Persia, Turchia), coltivata per i semi, utilizzati per il consumo diretto, in pasticceria e per aromatizzare sia primi che secondi piatti.
Non è esagerato dire che è una pianta vecchia tanto quanto il mondo. Era infatti, noto e coltivato, dagli antichi ebrei che lo consideravano un frutto prezioso. Gli Arabi, sbarcati in Sicilia nell’827 e divenuti dominatori dell’isola attorno al 902, ne iniziarono la coltivazione.
Di questa influenza, ancor oggi, nel dialetto di Bronte, se ne conservano i termini “frastuca e frastucara” (derivanti dall’arabo “fristach” e “frastuch”) che stanno ad indicare rispettivamente il frutto e la pianta.
Nelle sciare del territorio di Bronte si realizzò uno straordinario connubio tra la pianta ed il terreno lavico che, concimato continuamente dalle ceneri vulcaniche, favorì la produzione di un frutto che dal punto di vista del gusto e dell’aroma, supera come qualità la restante produzione mondiale.
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